sabato 29 settembre 2007

Il materialismo

Questa parola sembra parlare di qualcosa di nuovo nei secoli e di spiccatamente tipico di questi tempi.
Ma non è così.
Il materialismo è un'idea che si è affacciata nella storia umana da molti millenni. Se ne trova traccia negli scritti di filosofi greci e di pensatori dell'area indiana.
Il greco Democrito è stato colui che per primo ha esaltato questa visione della vita. Da lui, la teoria materialistica è giunta a Roma tramite Lucrezio e il suo "De rerum natura" cioè Sulla natura delle cose. In India c'era un tizio chiamato Canakya, il quale, ribellandosi contro lo spirito religioso del tempo, confermo che solo la materia aveva importanza.

In un modo o nell'altro, con alterne fortune, il materialismo è giunto fino a noi.
Ma, in realtà, il pensiero materialistico è sempre stato un pensiero elitario. Tale visione della vita non ha mai avuto un grosso credito nelle popolazioni e i capi, o coloro che tali volevano essere, preferivano usufruire dei poteri che dal Dio o dalla divinità discendevano.
In molte società i materialisti erano visti con estrema diffidenza e venivano quasi ostracizzati dalla vita pubblica.

In effetti, quelle società non avevano bisogno del materialismo. O meglio, il materialismo non era "sceso" in politica o nell'area del sistema economico.
Giunti alla svolta epocale della rivoluzione industriale, le cose cominciano a cambiare la propria scala d'importanza.
Qualcuno cominciò a intuire che fosse più facile dominare la scena se gli uomini avessero adottato tale visione della vita.

A suonare la grancassa al materialismo c'era da qualche secolo un grande testimonial d'eccezione ovvero "LA SCIENZA".
La scienza stava regalando all'uomo un progresso di conoscenza incredibile e sembrava avere tra le mani il segreto per la creazione di un pianeta senza alcun problema. Molti scienziati hanno cullato questa speranza: che il progresso scientifico avrebbe risolto tutti i problemi.

In realtà, lo vedremo meglio in un altro articolo ad hoc, non vi è nessuna logica che ci dimostri che ASSOLUTAMENTE la scienza debba essere materialista.
Ma prima di spiegare perchè, cerchiamo di capire cos'è il materialismo.

Il Materialismo è quella filosofia che riduce tutto il mondo e universo alla materia. Il materialismo sostiene che non vi sono idee, non vi è pensiero, non vi è componente spirituale nelle cose. Tutto è solo materia. E solo la materia ha dignità di studio e di esame.
Tutto ciò che sembra essere qualcosa di diverso dalla materia è solo un'illusione. Il pensiero è solo una reazione di molecole all'interno dei neuroni del cervello umano. Noi uomini, per il materialismo, siamo abituati a vestire la materia di "sovrastrutture" mentali. Ovvero a vedere le cose diverse da come sono.
Quindi non esiste una cosa chiamata coscienza. Essa è solo un nome. Un'etichetta che gli uomini assegnano a dei processi bio-chimici.
Non esiste l'anima nè tantomeno ogni altro costrutto religioso.
Non esiste la provvidenza, il destino o la presenza di Dio.
Tutto è materia. I corpi nascono e muoiono. Le persone sembra che pensino ma le loro riflessioni sono processi chimici.

Perchè la scienza non è detto che sia materialista a priori?
Perchè la scienza è solo un modo di conoscere qualcosa che si studia. E' un metodo che si basa sull'esperimento. Non dice di che tipo deve essere ciò che si studia. Si può studiare scientificamente la materia ma si può studiare scientificamente anche il pensiero.
Anche l'anima umana potrebbe essere studiata con un approccio scientifico.

Ma il materialismo sarebbe rimasto nel suo cantuccio se non fosse che alcune persone lo hanno ritenuto un ottimo strumento per realizzare i loro fini.
Se si riesce a portare una persona al punto di rivolgersi a se stessa come una macchina biologica, la persona poco alla volta abbandonerà ogni esame filosofico e etico del mondo e del comportamento. Perchè farlo se tutto è un processo biologico di tipo chimico?
Ci vuole poco per vedere che la logica materialista porta a conseguenze che dire disastrose è poco.
Se vediamo qualcuno che ammazza un bambino siamo portati a giudicare negativamente l'azione e a punire chi l'ha commessa. Non è importante neppure capire le motivazioni. La società umana si è accordata che questo comportamento è biasimevole e da condannare.
Che dire invece se vedendo un tale assassino, semplicemente stringessimo le spalle e dicessimo:" Bah, un processo bio-chimico nel cervello, è andato storto."
Certo, forse prenderemmo quell'individuo, ormai ridotto ad un robot che funziona male e lo metteremmo in riparazione. Ma cosa ripareremmo? Un cervello?

Questo, in effetti, è quello che avviene ora.
Gli uomini non hanno più problemi. Sono macchine che funzionano male.

Ma, alla lunga, questo ci allontana dall'esaminare le cose per quello che sono. Ci trasforma in robot irresponsabili. E il crimine cresce, e il menefreghismo per gli altri cresce.

Una società può essere avanzata scientificamente e NON materialista. PUO'.

Grazie per avermi letto."