martedì 24 luglio 2007

Che cos'è una religione? 2a parte

Definire i giusti termini è il fondamento della comunicazione.
Chi non definisce le parole che usa, come può pretendere che ci sia accordo sui concetti, che dalle parole vengono veicolati?

Religione.
Qualcuno definisce la religione come un insieme di pratiche a sfondo rituale.
Qualcun altro definisce religione ciò che professa il culto di una divinità.

Guardiamo la storia dell'uomo.
Da millenni, l'Uomo si chiede fondamentalmente sempre le stesse cose.
Moderno o antico, civilizzato o primitivo, ricco o povero, egli si chiede:
CHI SONO? DA DOVE VENGO? CHE SENSO HA QUELLO CHE FACCIO? COSA MI SUCCEDERA' NELLA VITA? E, SOPRATTUTTO, CHE FINE FARO' ALLA MIA MORTE?

L'individuo può ignorarle. Lo fanno in tanti. Oggigiorno sempre più persone decidono di ignorare tali quesiti.
Ma non si può ignorare l'importanza di quelle risposte.
E non si può convincere nessuno che non siano importanti.
Tutta la nostra vita ha un senso solo se quelle domande hanno una valida risposta.
Sono le regole del gioco. Altrimenti come facciamo a capire a che gioco giochiamo?

Cos'è la religione?
La religione è nata quando l'Uomo si è posto quelle domande!
Forse guardava il cielo pieno di piccoli puntini luminosi... Forse tremava di paura durante il temporale.....
Agli inizi non c'era la religione.
C'era un'altra parola: CONOSCENZA.
Una delle filosofie religiose più antiche del mondo, i VEDA, hanno la loro etimologia nel verbo conoscere.

Agli albori, l'uomo bramava la conoscenza delle cose, la conoscenza dell'essenza delle cose. Cercava di andare alla radice delle cose.

Dopo qualcuno chiamò la conoscenza della spiritualità, degli spiriti e degli dei (esseri che andavano oltre il nostro mondo) RELIGIONE.
E disse che c'era anche la scienza. La scienza era la conoscenza del mondo materiale.
Bene.
Ci può stare. Chi era che divise le cose? Beh, tanti. Citiamo Cartesio, citiamo Bacone. Il filosofo francese (in realtà Cartesio si chiamava Descartes) divise il mondo in Res Extensa (materia) e Res Cogitans (spirito). Bacone lavorò a fondo per strutturare una tabella di metodo della scienza. Leggendo le sue opere si rimane colpiti dalla modernità di quell’approccio.

Ma non è questo il punto.
Il punto fu che con il metodo galileiano la scienza, ovvero la conoscenza dell'universo sensibile conobbe vistosi e decisi progressi.
La conoscenza dell'essenza delle cose invece si attardò.
E la religione dimenticò la sua radice di conoscenza.
E, nelle mani di uomini malvagi o semplicemente stupidi, diventò solo riti, diventò solo dogmi sociali.
Strumenti per il controllo della società, fondamentalmente.

Ma la religione si è fatta, al giorno d'oggi, una brutta fama per l'operato di pochi.
La sua radice, il suo anelito è sempre andato verso la libertà dell'uomo.
E la libertà è la libertà dalla schiavitù dell'ignoranza.

E non c'è peggiore ignoranza che non conoscere se stessi.

In questo blog parleremo di Scientology.
Spiegheremo perchè è una religione.
Lo è perchè Scientology è ESSENZIALMENTE E FONDAMENTALMENTE conoscenza.
Il suo stesso nome viene da SCIO (latino) che significa SAPERE e da LOGOS (greco) che significa LO STUDIO DI. Scientology è lo studio della conoscenza ovvero sapere come conoscere.
Cosa? La vita e l'individuo.

Può una cosa che va alla radice di ciò che esiste, che studia e spiega la natura spirituale umana in tutti i suoi aspetti non essere una religione?
Infatti lo è.
Ma pur essendo nuova, pur essendo una religione moderna e pratica, pesca in quel bagaglio di conoscenza delle più antiche religioni del pianeta.
Scientology quindi non presenta più divisioni fra religione e scienza.
In Scientology la conoscenza ritorna nel suo alveo naturale.

E questo significa che il metodo galileiano può essere usato (ed infatti lo è stato) anche nel conoscere lo spirito umano e le sue manifestazioni.

Spero di aver risposto, anche se in breve alla domanda del titolo.
G
razie di avermi letto.